Giovanni Melucci – Religione
Credere non è altro che, nell’oscurità del mondo, toccare la mano di Dio e così, nel silenzio, ascoltare la parola, vedere l’amore.
Credere non è altro che, nell’oscurità del mondo, toccare la mano di Dio e così, nel silenzio, ascoltare la parola, vedere l’amore.
Non è Dio che abbandona l’uomo, ma è l’uomo che non sa cercare il Padre.
Da allora abbiamo parlato molto di fede: quella adamantina secondo cui il medico misura ogni momento della sua giornata e quella cosa sottile e malconcia che è quanto rimane della mia. La vedo come un tessuto sbiadito di una bandiera su un bastione, perforata dai colpi e, se un tempo recava un’insegna, ora nessuno potrebbe dire quale fosse. Ho detto ad Ahmed Bey che non posso più affermare di avere fede. Speranza, forse. Abbiamo convenuto che per ora può bastare.
Durante il cammino della nostra vita, ci può capitare di vincere e di perdere. Ma quando si perde, l’importante è non sentirsi persi.
Gli uomini sono il polmone di Dio.
“Dio mio, se Ti adoro per timore dell’inferno bruciami nell’inferno; se Ti adoro nella speranza de Paradiso, escludimi dal paradiso; ma se Ti adoro unicamente per Te stesso, non privarmi della Tua bellezza eterna.
La parola di Dio è pane vivo e alimento dello Spirito.