Giovanni Melucci – Speranza
Fra il “già” e il “non ancora” siamo sempre sul filo della speranza.
Fra il “già” e il “non ancora” siamo sempre sul filo della speranza.
La vita ci regala un’infinità di momenti, sia belli che brutti, che si alternano tra di loro. A volte ci si sente persi come in un labirinto. Solo con la forza di volontà si può trovare una via di uscita. Perché ce n’è sempre una.
Nel momento che sei molto giù, la speranza è l’unica cosa che ti tiene su!
Sono lontano ancora, le distrazioni della vita mi condizionano ma, con forza, vincerò ogni avversità.
Evito chi privo di speranze, prende il binario che lo conduce in quel luogo del “deraglio”. Evito chi infetta di negatività, se stesso e il prossimo. Evito chi non mi guarda negli occhi, chi crede che non si può ricominciare, chi pianta cattiverie e ne crea un giardino. Evito; perché ho la capacità di scegliere, ho la capacita di cambiare direzioni e percorrere senza esitazione la strada che nata sulla speranza e sull’ottimismo ha validi motivi per farmi sorridere, ha ottime prospettive di condurmi al domani.
Il “… e vissero felici e contenti” non è una favola ma il premio di chi non smette mai di amarsi e lotta ogni giorno per raggiungere l’ambita ricompensa.
Ciò che rende davvero speciale un cuore è tutto ciò che egli ha vissuto e tutto ciò che egli ha donato. Sono le sue ferite a renderlo sensibile, sono le sue cicatrici a renderlo dolce, sono i suoi ricordi a renderlo forte. Esso assapora ogni giorno la vita, si affaccia nel mondo e coglie ogni sfumatura che possa alimentarlo. Batte forte ed è impavido, si emoziona e guerreggia, desidera e lotta. A volte si lascia andare e molla la presa, non per debolezza o per mancanza di coraggio, semplicemente riconosce che oltre non può andare. Può sembrare che smetta quasi di battere, tu non lo senti più, perché silenzioso continua il suo cammino, forse ha sofferto troppo, forse è solo stanco… ma poi un giorno, in un attimo eterno, una luce penetra nel petto, il sangue pompa più forte, il tuo cuore prende fiato e respira. Riprende, con l’audacia di un sognatore, quella battaglia che non ha mai abbandonato, chiamata speranza.