Giovanni Melucci – Speranza
Fra il “già” e il “non ancora” siamo sempre sul filo della speranza.
Fra il “già” e il “non ancora” siamo sempre sul filo della speranza.
Dio ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti.
È la voglia di non arrendersi, quella che ti spinge a crederci ancora e così non puoi e non vuoi smettere di sperare. Perché il sole c’è, devi solo aspettare che torni a scaldarti.
Troppi sogni in mano e poche speranze nella testa.
Succeda quel che succeda, non abbasserò mai lo sguardo alla vita, ma guarderò con forza e speranza al futuro che deve arrivare con la gioia di vivere e con il cuore che non smette mai di amare.
Tutti sbagliamo. Sbagliare è umano, ma a volte ci ostiniamo a trovare l’errore.
C’era una volta la speranza, non si perdeva mai d’animo lei. Un giorno decise di affrontare un viaggio, non sapeva di cosa andava in cerca, ma sentiva che non era completa. Le mancava qualcosa, ma cosa? Pensò: capirò di certo quando la troverò! Vagò a lungo per le strade della vita, attesa da tanti, ma lei non fece più ritorno. Da quel giorno molti dissero di averla vista in un barlume, altri supposero si fosse persa. Cosi l’umanità, smise pian piano di credere a qualcosa che da sempre, aveva dato loro il coraggio di andare avanti.