Giovanni Melucci – Tristezza
Spesso i miei pensieri volano come un’aquila libera, lasciando poi i sogni nelle mani di questa terribile realtà.
Spesso i miei pensieri volano come un’aquila libera, lasciando poi i sogni nelle mani di questa terribile realtà.
Il rischio è il sale della vita. E chi porta ferite ancora aperte lo evita accuratamente.
Molta gente è infelice perché indifferente a tutto, altri lo sono perché non riescono ad essere indifferenti a nulla!
La solitudine è brutta. Ma aver deciso di essere soli è ancora più brutto.
La vera sofferenza la capisce chi l’ha vissuta e non chi l’ha vista.
Passerà anche questo brutto momento, esattamente come sono passati tutti gli altri, ne sono consapevole, non mi piace piangermi addosso. Ma non posso fare a meno di fermarmi e riflettere e chiedermi cosa resterà di me se, ogni volta, qualcosa si perde e si perde per sempre.
Quando il tuo cuore è frammentato, la tua anima a brandelli e sei pervaso dalla disperazione più cupa è il momento di dire “Basta”. La disperazione è l’asticella che ti indica che hai toccato il fondo ma nello stesso tempo deve essere il tuo prima passo verso la luce. Il compito più arduo è trasformare le ferite in punti di forza. È’ vero la risalita è ancora buio e non è per nulla facile, ma una volta arrivato in superficie gli squarci si trasformeranno in prese d’aria, ossigeno per il tuo cuore, unguento per la tua anima e tu non sarai più quello di prima ma sicuramente più di quello che eri prima.