Giovanni Nebuloni – Musica
Racconto breve “Fatti in la” disse il fa al sol.
Racconto breve “Fatti in la” disse il fa al sol.
Ci vorrebbe una muta di corde nuove per suonare sempre scordati.
Spesso mi tornano in mente cose che ho dimenticato negli anni. Ad esempio, l’altro giorno ho rivisto un mio duetto con Lionel Hampton, che serata. E quando mi ritrovai in un pianobar di via Veneto a Roma con Ella Fitzgerald e Oscar Peterson al pianoforte? Ero estasiato.
Mi fido della musica, ma non mi fido della gente.
Le poesie hanno i lupi dentro… tranne una: la più meravigliosa di tutte… lei danza in un cerchio di fuoco e si sbarazza della sfida con una scrollata.
Attraverso la musica trovo l’appagamento dei sensi, l’estinzione dal fuoco dell’anima, la demolizione della materia in energia e passione e sentimento costrittivo e fatale nell’immaterialità che ci pervade: il nostro tempo e l’identità perduta dell’uomo che non sappiamo più ritrovare in ognuno di noi… smarriti, ci rifugiamo nell’elettricità che fa entrare in risonanza armonica le cellule di cui siamo fatti: “la musica”, in tutte le sue forme ed espressioni.
Se canto forte lo faccio per voi, se cado e mi rialzo lo faccio per voi, se piango, se rido, lo faccio per voi. E se un giorno dovessi essere l’ultima degli ultimi, avrei comunque sempre voi al mio fianco, l’unico vero successo di questa mia vita.