Giovanni Papini – Libri
Se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero, le cose nella letteratura andrebbero straordinariamente meglio.
Se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero, le cose nella letteratura andrebbero straordinariamente meglio.
Il mio scritto è un modo semplice, elementare senza pretese, ma spero che queste mie parole arrivino al destinatario, carezze al tuo cuore, risvegliando l’amore dentro la tua anima, per farti assaporare la frescura di una lacrima di gioia che dagli occhi scende e tra le tue mani riposa.
Edward mi si avvicinò prendendo il mio viso tra le mani. Mi sfiorava con delicatezza, premendo la punta delle dita sulle mie tempie, le guancie, il profilo del mento. Come se fossi un oggetto fragilissimo. Ed era proprio così, sopratutto in confronto a lui.
Che cosa ho imparato su questo momento di merda? Ho imparato che mi odio perché da solo sono solo io e nemmeno questo e com’è monotono essere monocorde-mono-ri-mortifer-or-ro-re.Ho imparato a disprezzare le cose per se stesse e l’uomo hanshan che mi fa scopare non lo voglio. I i o. Io impazzisco un pomeriggio a pensare a questo modo, ancora una settimana sola alla fine e non so che fare di me stesso, ancora cinque giorni filati di pioggia fitta e freddo, voglio scender giù immediatamente perché l’odor di cipolla sulla mano mentre porto alle labbra dei mirtilli sul pendio della montagna mi ricorda improvvisamente l’odore degli hamburghers e cipolle crude e caffè e acqua di rigovernatura delle tavole calde del Mondo al quale voglio tornare senza indugio, per sedermi su uno sgabello con un hamburgher e accendermi un mozzicone di sigaretta col caffè, ben venga la pioggia sui muri di mattoni rossi, e poi ho un posto dove andare e poesie da scrivere sui cuori e non solo rocce. L’Avventura della Desolazione mi trova che trovo in fondo a me stesso nullità abissali peggiori persino di nessuna illusione. Ho la mente a brandelli.
Non ama nessuno, tranne sé stesso e i suoi maledetti libri.
Solo allora avevo compreso che si trattava di una storia di gente sola, di essenza e di perdita, che proprio per questo vi avevo cercato rifugio, fino a confonderla con la mia vita. Che mi sentivo come chi fugge nelle pagine di un romanzo perché gli oggetti del suo amore sono soltanto ombre che vivono nell’anima di uno sconosciuto.
Con sufficiente tempo, chiunque raggiunge la disciplina del corpo. Con sufficiente conoscenza, chiunque raggiunge la saggezza. È il vero guerriero che riesce a dominare entrambe e a superarne il risultato conquistando il vero bushido.