Giovanni Pascoli – Vita
La vita è bella, tutta bella, cioè sarebbe, se noi non la guastassimo a noi e agli altri.
La vita è bella, tutta bella, cioè sarebbe, se noi non la guastassimo a noi e agli altri.
La vita è come il fico d’India, se non ti becchi prima le spine non puoi arrivare alla polpa.
Vita mia, non comune la tua sorte, non a tutti gli è dato l’opportunità di chiedersi perché? Trattata come una puttana, volte ti ho ascoltata, a volte, invece, ti ho fatta tacere. Come l’onda del mare, sfrenata nella tempesta e poi la quieta, alla ricerca affannosa di una riva, sulla quale infrangersi, dove poter riposare. Quanti segreti, quante speranze addormentate, quanti velieri affondati per sempre, ma solo a tratti riesco a comprenderti, vita mia.
E poi riuscivo a percepire anche il tuo bisogno di evadere, di evadere dalla corruzione che aveva messo in schiavitù una popolazione intera, quelle false pretese morali di chi aveva già tutto pronto e doveva solo agire, noi non eravamo così, a noi piaceva pensare a quello che facevamo e se una cosa non ci andava la evitavamo senza problemi; non è da tutti, pensateci, vi assicuro che non è tutti, parla l’esperienza di quello che ho visto.
Il nostro tempo è come una candela accesa, che si consuma lentamente fino a spegnersi.
Se è lecito sognare di giorno mi riesce meglio ad occhi aperti.Così non ho incubi notturni.
Poteva accettare qualsiasi cosa, tranne la banalità priva di sussulti.