Giulia Panzacchi – Vita
Ma la vita, dopotutto, è poesia. Può essere banale sublime tragica o leggera… ma ogni poeta ha in mano una penna e scrive la sua.
Ma la vita, dopotutto, è poesia. Può essere banale sublime tragica o leggera… ma ogni poeta ha in mano una penna e scrive la sua.
Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorerebbe.
Ci sono diversi modi di aiutare la gente,ma c’è un solo modo di vivere: aiutare la gente.
L’uomo, fin che sta in questo mondo, è un infermo che si trova su un letto scomodo più o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di fuori, piani, a livello: e si figura che ci si deve star benone. Ma se gli riesce di cambiare, appena stà accomodato nel nuovo, comincia, pigiando, a sentire, qui una lisca che lo punge, lì un bernoccolo che lo preme: siamo insomma, a un di presso, alla storia di prima.
È difficile dire addio a chi ami, al pensiero di non vederlo più il cuore sembra spaccarsi in due.
La vita è sogno: non se ne rende conto chi è troppo sveglio.
Le esperienze si sono ribellatestanche di essere lasciate a metà,di essere considerate “fatte” o “vissute”anche quando non è vero.Hanno deciso di lavorare in proprioe diventare progetti compiutied autonomi.
Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorerebbe.
Ci sono diversi modi di aiutare la gente,ma c’è un solo modo di vivere: aiutare la gente.
L’uomo, fin che sta in questo mondo, è un infermo che si trova su un letto scomodo più o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di fuori, piani, a livello: e si figura che ci si deve star benone. Ma se gli riesce di cambiare, appena stà accomodato nel nuovo, comincia, pigiando, a sentire, qui una lisca che lo punge, lì un bernoccolo che lo preme: siamo insomma, a un di presso, alla storia di prima.
È difficile dire addio a chi ami, al pensiero di non vederlo più il cuore sembra spaccarsi in due.
La vita è sogno: non se ne rende conto chi è troppo sveglio.
Le esperienze si sono ribellatestanche di essere lasciate a metà,di essere considerate “fatte” o “vissute”anche quando non è vero.Hanno deciso di lavorare in proprioe diventare progetti compiutied autonomi.
Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorerebbe.
Ci sono diversi modi di aiutare la gente,ma c’è un solo modo di vivere: aiutare la gente.
L’uomo, fin che sta in questo mondo, è un infermo che si trova su un letto scomodo più o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di fuori, piani, a livello: e si figura che ci si deve star benone. Ma se gli riesce di cambiare, appena stà accomodato nel nuovo, comincia, pigiando, a sentire, qui una lisca che lo punge, lì un bernoccolo che lo preme: siamo insomma, a un di presso, alla storia di prima.
È difficile dire addio a chi ami, al pensiero di non vederlo più il cuore sembra spaccarsi in due.
La vita è sogno: non se ne rende conto chi è troppo sveglio.
Le esperienze si sono ribellatestanche di essere lasciate a metà,di essere considerate “fatte” o “vissute”anche quando non è vero.Hanno deciso di lavorare in proprioe diventare progetti compiutied autonomi.