Giulia Rinaldi – Tristezza
Credo di non essere in pace con me stessa.
Credo di non essere in pace con me stessa.
Manca poco ormai… la mia discesa nel buio più profondo, nello sconforto più totale, è quasi arrivata a destinazione. È un cammino che ti morde dentro, che ti lascia senza speranze, che ti consuma lentamente, poi verrà la rassegnazione, il sentirsi ancora una volta un corpo estraneo al mondo. Infine, la faticosa risalita, l’accantonare dei sentimenti, l’annullamento della propria anima a scapito di una parvenza di serenità, senza guardare in faccia a nessuno, fregandosene di tutto e tutti, facendo del cinismo il compagno di viaggio prediletto fino a quando il cuore tornerà a vivere, fino a quando un raggio di sole tornerà a scaldare, fino a quando un sorriso porterà la gioia.
Laddove finisce una lacrima inizia la prossima.
Molte persone predicano salute, mentre loro stesse stanno scavando verso la morte.
L’amore è anche dolore, e il dolore pazzia interiore.
Non fa male perdere una persona, fa male scoprire di aver perso tempo con chi non ha fatto altro che prenderti per il culo.
Il dolore fisico può salvarti la vita; quello dell’animo può ucciderti.