Giulio Castronovo – Stati d’Animo
Spesso le armature più dure nascondono i cavalieri più nobili.
Spesso le armature più dure nascondono i cavalieri più nobili.
Il 26 dicembre siamo tutti sfiniti dalla bontà del Natale.
Se cerchi quello che sei, mostra quella melodia che risuona in te, e vedrai che troverai orecchie sapranno ascoltare. Un cuore è in cerca di questa melodia.
Amo sentire la forza della passione prenderci la mente e l’amore sconvolgerci l’anima.
Non sono il tuo giocattolo, o ci sei o non ci sei. Non mi sono mai piaciute le presenza assenti, quindi se vuoi entrare nella mia vita la porta è aperta, ma se mi lasci in stand by ne esci per sempre.
“C’è una parte di te, inaccessibile, ma che vedo e sento. Non percepisco, argini da oltrepassare. Il non aprirti mai completamente, fanno di te un impenetrabile mistero. Solo inverni, dentro i malinconici occhi tuoi”. Spesso mi dicono ciò, ma io sono fatto così e non esiste in me, nulla di inaccessibile. Se non l’incapacità innata di sapere condividere, quello che neppure io, so di me.
Riesci a farla finire quando arrivi al punto di non poterne più. Quando ti accorgi che, anche se ora fa male, stare senza non potrà che farti meglio.
Il 26 dicembre siamo tutti sfiniti dalla bontà del Natale.
Se cerchi quello che sei, mostra quella melodia che risuona in te, e vedrai che troverai orecchie sapranno ascoltare. Un cuore è in cerca di questa melodia.
Amo sentire la forza della passione prenderci la mente e l’amore sconvolgerci l’anima.
Non sono il tuo giocattolo, o ci sei o non ci sei. Non mi sono mai piaciute le presenza assenti, quindi se vuoi entrare nella mia vita la porta è aperta, ma se mi lasci in stand by ne esci per sempre.
“C’è una parte di te, inaccessibile, ma che vedo e sento. Non percepisco, argini da oltrepassare. Il non aprirti mai completamente, fanno di te un impenetrabile mistero. Solo inverni, dentro i malinconici occhi tuoi”. Spesso mi dicono ciò, ma io sono fatto così e non esiste in me, nulla di inaccessibile. Se non l’incapacità innata di sapere condividere, quello che neppure io, so di me.
Riesci a farla finire quando arrivi al punto di non poterne più. Quando ti accorgi che, anche se ora fa male, stare senza non potrà che farti meglio.
Il 26 dicembre siamo tutti sfiniti dalla bontà del Natale.
Se cerchi quello che sei, mostra quella melodia che risuona in te, e vedrai che troverai orecchie sapranno ascoltare. Un cuore è in cerca di questa melodia.
Amo sentire la forza della passione prenderci la mente e l’amore sconvolgerci l’anima.
Non sono il tuo giocattolo, o ci sei o non ci sei. Non mi sono mai piaciute le presenza assenti, quindi se vuoi entrare nella mia vita la porta è aperta, ma se mi lasci in stand by ne esci per sempre.
“C’è una parte di te, inaccessibile, ma che vedo e sento. Non percepisco, argini da oltrepassare. Il non aprirti mai completamente, fanno di te un impenetrabile mistero. Solo inverni, dentro i malinconici occhi tuoi”. Spesso mi dicono ciò, ma io sono fatto così e non esiste in me, nulla di inaccessibile. Se non l’incapacità innata di sapere condividere, quello che neppure io, so di me.
Riesci a farla finire quando arrivi al punto di non poterne più. Quando ti accorgi che, anche se ora fa male, stare senza non potrà che farti meglio.