Giulio Pintus – Acqua
Infondo è per pochi.
Infondo è per pochi.
Le lacrime hanno lo stesso ciclo dell’acqua… risalgono in cielo!
Come Adamsberg vorrei giocare con un ramo nella Senna e aspettare la mia Camille. Lei…
Mi ero convinto, in quella notte d’estate, di aver scritto qualcosa di buono. Mi pareva d’essere arrivato ad un punto conclusivo inconfutabile, un traguardo logico di conoscenza dell’uomo, dei suoi bisogni, dei suoi desideri. Mi sembrava quasi di conoscere tali verità da sempre, come se fossero palesi e semplici e che fossero state, fino a quella notte di ginepri e zanzare, sempre là, appena celate da un velo di superficialità e distrazione, pronte e desiderose d’essere scorte dalla meticolosa e cieca ricerca del caso.E rimanevo dell’idea, mentre rileggevo il tutto, che ero stato davvero bravo e fortunato ad essere arrivato fino a quel punto del pensiero, ma più mi raccontavo questa storia più era chiaro che io non ero arrivato in nessun punto, poiché, in realtà, era il pensiero stesso quel punto. E, se nell’universo, vi sono miliardi di punti, vi debbono essere altrettanti punti conclusivi, e dunque non avevo scritto nulla di, poi, così eccezionale: avevo solo impresso su un foglio niente più che un punto, in una torrida notte di ginepri e zanzare. Ah, punto!
L’alcool non è un bavaglio al nostro ego, ma un paio di cuffie al nostro io.
Un’anima donata al vento è più speciale di un’altra sacrificata al mare. Può sì viaggiar…
Il mondo del lavoro ormai sta in un altro mondo.