Giulio Pintus – Informatica
L’installazione del programma “senso di colpa” ha avuto successo, spegnere e riavviare l’essere umano.
L’installazione del programma “senso di colpa” ha avuto successo, spegnere e riavviare l’essere umano.
È leggendo la debolezza altrui che comprendo meglio la mia.
Ma che bisogno avrebbe una persona di tenersi un computer in casa?
C’è una nuova ipotesi sul Big Bang: Dio digitò “pkunzip universo”.
L’amore è un diluvio universale dentro l’anima.Quando ti innamori, impercettibile, un vento tiepido cresce in…
Quando dici “Ho scritto un programma che ha mandato Windows in crash,” la gente ti guarda stupita e dice, “Hey, io [i crash] li ho avuti col sistema, gratis.”
Mi ero convinto, in quella notte d’estate, di aver scritto qualcosa di buono. Mi pareva d’essere arrivato ad un punto conclusivo inconfutabile, un traguardo logico di conoscenza dell’uomo, dei suoi bisogni, dei suoi desideri. Mi sembrava quasi di conoscere tali verità da sempre, come se fossero palesi e semplici e che fossero state, fino a quella notte di ginepri e zanzare, sempre là, appena celate da un velo di superficialità e distrazione, pronte e desiderose d’essere scorte dalla meticolosa e cieca ricerca del caso.E rimanevo dell’idea, mentre rileggevo il tutto, che ero stato davvero bravo e fortunato ad essere arrivato fino a quel punto del pensiero, ma più mi raccontavo questa storia più era chiaro che io non ero arrivato in nessun punto, poiché, in realtà, era il pensiero stesso quel punto. E, se nell’universo, vi sono miliardi di punti, vi debbono essere altrettanti punti conclusivi, e dunque non avevo scritto nulla di, poi, così eccezionale: avevo solo impresso su un foglio niente più che un punto, in una torrida notte di ginepri e zanzare. Ah, punto!