Giulio Pintus – Morte
L’uomo non dovrebbe credere ai fantasmi, specie dei non defunti.
L’uomo non dovrebbe credere ai fantasmi, specie dei non defunti.
Anche quando smetterà di pulsare il cuore di una persona buona continuerà a vivere nelle anime dei suoi cari!
Vestita di nero, col viso scarno,tende nell’ombra, la mano di marmo…Le sue dita affusolate si nascondono,per poi uscire dal buio più profondo!…Non chiedere perdono, non lo darà!…Come una cappa ti coprirà…Portando via sul tuo prezioso amore,oppure, fermerà il tuo cuore…La solitudine ti farà compagnia,fin quando non toccherà a te, “Amica mia”…Vile meretrice… Diabolica traditrice!…Quando arriva… “Mai te lo dice”!
Noi diciamo che l’ora della morte non può essere prevista; ma, quando diciamo questo, immaginiamo che quell’ora si collochi in un fututo, oscuro e distante. Non ci sfiora lontanamente l’idea che abbia un legame col giorno appena cominciato, o che la morte possa arrivare questo stesso pomeriggio; questo pomeriggio che ci appare così certo, che ha ogni ora, già stabilita e programmata…
“Ho una notizia bella e una brutta. Quale vuoi sapere per prima?” “Quella brutta” “Quella brutta è che muori” “e quella bella?” “Beh, che non sei ancora morto!”
Ci sono due tipi di morte: quella della ragione e quella del corpo, ma solo della seconda abbiamo paura? Non è più doloroso essere morti da vivi?
Dopo aver pianto, dopo aver sofferto, non tutti i dolori scompaiono, ma si creano uno spazio nel cuore e affiorano ogni volta che ti penso.