Giulio Pintus – Ricchezza & Povertà
Avere ciò che non si ha, rimanendo ciò che si è.
Avere ciò che non si ha, rimanendo ciò che si è.
Io rifletto.La ricerca della profondità è affascinante, abissi infiniti, scuri fondali, elettriche acque e più ci si inabissa, più la meta sprofonda tra i mille se della mente.A volte ciò che cerchiamo galleggia e lo notiamo tremolante solo riemergendo dal blu.Io riflesso.
Il denaro non dà la felicità, ma ti fa essere infelice in posti meravigliosi.
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura di quella conchiglia d’argento che chiamiamo luna. Non può essere interrogata: regna per diritto divino.
Lode all’umiltà del marinaio. Chi ha il privilegio di misurarsi ogni giorno con l’immensità del mare, sa bene quanto piccolo sia l’uomo.
Ogni uomo ambizioso deve lottare contro il suo secolo con le proprie armi. Ciò che questo secolo adora è la ricchezza. Il Dio di questo secolo è la ricchezza.
Le persone ricche non sono quelle che hanno abiti firmati, capelli sempre in ordine, unghie perfette e mani delicate. Le persone belle possono vestire anche di stracci, ma la loro anima è molto più ricca di chi ostenta una ricchezza materiale.