Giulio Vergine – Desiderio
Vorrei che il tempo non passasse mai di modo che la mia vita non sia solo un ricordo di attimi vissuti troppo in fretta.
Vorrei che il tempo non passasse mai di modo che la mia vita non sia solo un ricordo di attimi vissuti troppo in fretta.
Avrei voluto passare tutta la vita con te, non quel che ne resta.
Se la bellezza è un’ombra, il desiderio è un lampo.
Non voglio dormire né tantomeno rimanere sveglio. Cosa voglio? Voglio solo sognare!
Voglia di lasciare tutto alle spalle e ricominciare, niente paura di cadere e di non riuscire a rialzarsi!
Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza. A questa da fine l’appagamento; tuttavia per un desiderio che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti; inoltre la brama dura a lungo, le esigenze vanno all’infinito; l’appagamento è breve e misurato con mano avara.Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo è un errore non conosciuto ancora. Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole… bensì rassomiglia soltanto all’elemosina, la quale gettata al mendico prolunga oggi la sua vita per continuare domani il suo tormento.
Ti voglio solo amare, e poterti avvolgere in me, fino a quando le nostre anime continueranno a desiderarsi.