Giuseppe Acciaro – Filosofia
Soltanto i più stoici riescono a ricomporre, e alcuni di loro addirittura a rafforzare, quelli che sembravano dei sogni ormai spezzati.
Soltanto i più stoici riescono a ricomporre, e alcuni di loro addirittura a rafforzare, quelli che sembravano dei sogni ormai spezzati.
Odio la superficie e tutti coloro che abusano di essa per sembrare agli occhi della gente ciò che non sono. Amo la profondità e tutti coloro che si immergono in essa senza paura di cadere negli occhi di chi non sa guardare oltre.
L’idea di perfezione non può esistere, in questa vita, perché troppo, troppo lontana dalla natura umana, o almeno dalla concezione umana. Quindi si potrebbe dire che la cosa che più ci si avvicina è la perfezione con un qualche difetto. Ma se l’idea di perfezione totale, in se è imperfetta (in quanto innaturale), la perfezione con difetto diviene essa stessa… ancora più perfetta… ascendendo a posizione di perfezione… totale. Ci troviamo quindi dinanzi ad un ossimoro, un circolo vizioso che ci vieta d’avere una chiara idea su ciò che si possa definire o meno… perfetto; perfezione perfetta, che in quanto tale diviene imperfetta… perfezione imperfetta, che in quanto tale diviene perfetta. Un sottile, labirintico intreccio per la mente, la cui risoluzione è, temo, ancora troppo lontana dalle mie capacità di approfondimento delle eteree trame volumetriche dell’esistenza.
Ragazzi, mi son tradito per gran parte della mia esistenza: ho creduto che l’uomo potesse scegliere. Scegliere tra il bene o il male, tra il bello e il brutto, tra la ricchezza e la povertà. Invece no: l’uomo non può ancora.
Saresti in grado di scrivere qualcosa di ambiguo e sensato, e che nessuno ha mai scritto prima? Io l’ho appena fatto.
Vita e Morte… pappa e ciccia, insomma. Giano bifronte. Medaglia che quando cade rivela il suo segno.
In ognuno di noi esiste sempre una solitudine del cuore, impenetrabile a qualsiasi affettività.