Giuseppe Calabrò – Comportamento
Per “fare” bisogna essere.
Per “fare” bisogna essere.
Amando troppo se stesso non riusciva ad amare il suo prossimo come se stesso.
Essere per come si è riduce l’essenza alla sua sostanza originale, scissa ad una condizione terminale di originalità ed essenza nella condizione in cui, ognuno, dovrebbe essere.
Tentare di comprendere gli atteggiamenti altrui avendo come termine di paragone se stessi è come provare a misurare un liquido in metri.
Mi illumino di meno… forse quando penso a illusorie frequentazioni, paragonabili a quelle mine vaganti che guai a metterci un piede su… creano esplosioni devastanti lasciando solo cenere e fumo… le esplosioni affascinano tanto, ma se alla fine guardi dentro il congegno il più delle volte è di una banalità unica. Trucchi e belletti, chiunque diventa bello… vorrei vedervi di primo mattino prima del restauro!
Ho pianto e urlato per farmi guardare e ascoltare ho preso a calci l’asfalto e…
Tollero le persone realmente frivole, superficiali, ma sono intransigente nei confronti di chi ha la profondità di una pozzanghera e millanta abissi oceanici.