Giuseppe Catalfamo – Anima
“Fare bene per avere pace”. No, fare bene è il piacere di veder sorridere.
“Fare bene per avere pace”. No, fare bene è il piacere di veder sorridere.
Mi rivedo, così piccola ma così coraggiosa, con tanta forza e determinazione. Sì è così, ne hai avuta tanta. Tanta ne hai attraversate di vicissitudini, quanto hai corso ed hai lottato, quanto hai creduto in chi ti “doveva” amore, e ciò non ti ha messa al riparo da un dolore profondo. Ma non ti sei arresa, un piccolo stop ed hai ripreso, sempre alla ricerca di chi come te sappia “dire” amore, quello vero, quello che parte dal cuore e non dalla bocca. Sono orgogliosa di te, ed ora avanti tutta, la vita è un grande dono, e merita di essere vissuta.
Io non sono un corpo con un’anima. Sono un’anima con una parte visibile chiamata corpo.
Ho sempre avuto fame di affetto, io. E mi sarebbe bastato riceverne a piene mani anche solo una volta.Abbastanza da dire: grazie, sono piena, più di così non ce la faccio. Sarebbe bastato una volta, una sola unica volta.
Cosa fa un poeta quando il mondo dorme? Ascolta il suo silenzio e si appresta a lasciar parlare l’anima!
Io mite ribelle, testarda nelle vene, con nomade forza ricomincio dal nulla trasformo ogni ferita in pianto orgoglioso; è questo il difetto della mia ingenuità. Sono la solitudine che nasce nella verità della mia anima nuda.
È arrivato per me il tempo di ripiegar le ali. Si, da cessare quel sogno irrefrenabile.