Giuseppe Catalfamo – Ateismo
Oh… Mio Dio!Oh… Mi Odio!
Oh… Mio Dio!Oh… Mi Odio!
Per nostre colpe, spesso per quelle di altri,finiamo nella merda fino al collo.Basta avere un po’ di nerbo misto a pazienza,la merda essicca e la si può schiacciare.
Genialità e follia sono sinonimi, separati da un sottile foglio di carta velina, impastato di consapevolezza.
Maometto divise la luna in due parti, Krishna alzò una collina con la punta del mignolo, Apollonio di Tiana resuscitò una ragazza prossima alle nozze… insomma, Gesù non è stato l’unico intrattenitore delle folle.
C’è un mondo di fantasie che accompagna la vita.C’è una donna di città, turista d’un paradiso esotico,sogna una notte d’amore con uno sconosciuto Saladino,fra lenzuola di raso rosso ed incensi.C’è un quarantenne seduto fra luci e pali,come fosse in un negozio di giocattoli sorseggia un rum,adolescente fra seni e glutei anonimi vede la fiaba dell’amore.C’è una ragazzina, il suo mondo spesso è virtuale,vuol esser lasciva fra quattro forti mani.C’è il giovane sposo, il suo mondo è il comando,curioso, diventa amante dell’omertà della diversità.La vecchia coppia, percorsi diversi, s’incrocia nello stesso angolo,pigri, sorridono alla tranquillità della sicurezza del passato.Innumerevoli le fantasie.La vitale rimane vedere le pupille che s’ingrandisconomentre mirano la tua bocca,cucinare per te, parlare e ritrovarsi a far l’amore…fino al sorgere del sole per avere ancora fame.
Essere Ateo non significa non credere, ma significa ricercare domande all’inspiegabile.
Amare la natura non è avere un ficus, otto gerani sul poggiolo, una cocorita in gabbia e dar da mangiare ai piccioni.