Giuseppe Catalfamo – Filosofia
Dimentichiamo troppo spesso che Frankenstein non è il mostro, ma il nome del dottore che lo creò.
Dimentichiamo troppo spesso che Frankenstein non è il mostro, ma il nome del dottore che lo creò.
Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio.
Farsi beffe della filosofia vuol dire essere un vero filosofo.
Su questa irta salitache è la vita tutti,in equilibrio precariotra cuore e mente,avanziamo.Se indietro guardiamoricordi felicimisti a pungenti coccivediamo.Se in avantici volgiamonulla a scorgereriusciamo,ciechici scopriamo.In questo cammino,come ombre nella bruma,soli ci crediamo,anche se nugoli siamo,perché persi in noi viviamo.Con lo scorrer del tempomolte domande insoluterimarrannoma altre no.La ragione di qualcosariusciremo a carpire!
Il mondo si divide in tre categorie: quelli che contano e quelli che non sanno contare.
Scrollò la testa e la perse.
Cose, come per esempio la grandezza, la sanità, la forza e, in una parola, della sostanza di tutte le cose, di ciò che ciascuna è. La verità di esse si contempla forse mediante il corpo o avviene che chi di noi si accinge più degli altri e con più accuratezza a pensare ciascun oggetto della sua indagine in sé, costui si avvicina il più possibile alla conoscenza dell’oggetto? E potrà farlo nel modo più puro chi si dirigerà verso ciascun oggetto, il più possibile, con il solo pensiero, senza intromettere nel pensiero la vista e senza trascinarsi dietro con il ragionamento alcun altro senso, ma utilizzando solo il puro pensiero di per se stesso, andrà a caccia di ciascuno degli enti in sé nella sua purezza, dopo essersi liberato il più possibile da occhi, orecchie e, a parlar propriamente, da tutto il corpo, perché turba l’anima e non le consente di acquistare verità e intelligenza, quando comunica con essa. Non è forse costui, Simmia, se mai altri, che coglierà l’essere? È straordinariamente vero, disse Simmia, ciò che dici, Socrate.