Giuseppe Catalfamo – Internet
Internet crea solitudini pazzesche.
Internet crea solitudini pazzesche.
Ho la “soglia del dolore” talmente alta che pensavo me li avessi solo spaccati, invece me li hai proprio tritati.
L’Apocalisse è sempre stata imminente.
Sono un sognatore che per una carezza offre il “tutto”.Uguale per la primitiva rabbia se…
Internet non è al passo con i tempi, ma con il futuro!
Sì, sono morto, sono tornato. Ho imboccato la luce, carezzava le membra nello stretto cunicolo lucente. Ho librato fuori dal tempo nella luce placato dall’ineluttabile destino. Scia di luce ch’è vita bisognosa di vita per vivere. Volevo abbracciarla migrare con lei nella pace. Il fondo non era chiaro un cerchio catramoso ribollente color pece maleodorante. Il mio volto in un gorgo sorride. È molto più chiara la falsità di quel sorriso che la luce divina. Indosso le ali d’angelo appena donatemi, fuggo dal sentiero lucente. Ho bisogno ancora d’un po’ di tempo.
Che meraviglia cullare ancora fanciulleschi sogni.