Giuseppe Catalfamo – Religione
Il mio essere ateo è l’evoluzione del primario essere gnostico.Conoscenza e filosofia mi han condotto a credere nella certa esistenza di un Dio.Certamente non è degli uomini.
Il mio essere ateo è l’evoluzione del primario essere gnostico.Conoscenza e filosofia mi han condotto a credere nella certa esistenza di un Dio.Certamente non è degli uomini.
Le religioni non sono attendibili ed io non ho il dono della fede. Gli scienziati scrutano l’universo come scorpioni davanti al Colosseo ed io sono uno scorpione senza tenaglie… Impazzisco!
Probabile non abbia un cuore.L’apice del dolore nell’amore l’ha provato lo stomaco e la mente.Quello del piacere le mascelle ed il pube.
Internet crea solitudini pazzesche.
Dio è solo un invenzione dell’uomo per sentirisi meno solo.
Dio è onniscente, onnipresente, onnipotente, solo che non mette mai in pratica queste sue magnifiche qualità, forse l’età l’ha reso troppo pigro.
Da allora abbiamo parlato molto di fede: quella adamantina secondo cui il medico misura ogni momento della sua giornata e quella cosa sottile e malconcia che è quanto rimane della mia. La vedo come un tessuto sbiadito di una bandiera su un bastione, perforata dai colpi e, se un tempo recava un’insegna, ora nessuno potrebbe dire quale fosse. Ho detto ad Ahmed Bey che non posso più affermare di avere fede. Speranza, forse. Abbiamo convenuto che per ora può bastare.