Giuseppe Catalfamo – Sport
Sono diventato un maestro nel cazzare la randa,un esteta nell’issare il tangone.Poi ho lasciato perdere quando ho saputo che la poppa è dietro.
Sono diventato un maestro nel cazzare la randa,un esteta nell’issare il tangone.Poi ho lasciato perdere quando ho saputo che la poppa è dietro.
Chi è qui è qui, chi non è qui è un’altra cosa qua.
Molto semplicemente rendetevi conto che di noi rimarrà meno di niente.
C’è un mondo di fantasie che accompagna la vita.C’è una donna di città, turista d’un paradiso esotico,sogna una notte d’amore con uno sconosciuto Saladino,fra lenzuola di raso rosso ed incensi.C’è un quarantenne seduto fra luci e pali,come fosse in un negozio di giocattoli sorseggia un rum,adolescente fra seni e glutei anonimi vede la fiaba dell’amore.C’è una ragazzina, il suo mondo spesso è virtuale,vuol esser lasciva fra quattro forti mani.C’è il giovane sposo, il suo mondo è il comando,curioso, diventa amante dell’omertà della diversità.La vecchia coppia, percorsi diversi, s’incrocia nello stesso angolo,pigri, sorridono alla tranquillità della sicurezza del passato.Innumerevoli le fantasie.La vitale rimane vedere le pupille che s’ingrandisconomentre mirano la tua bocca,cucinare per te, parlare e ritrovarsi a far l’amore…fino al sorgere del sole per avere ancora fame.
Meglio uccisi che derisi.
Un rigore è un modo meschino di segnare.
Onorare i nostri “vecchi” sarà quando verrà quel tempo nella vita che potremmo adottarli come nuovi figli.