Giuseppe Cepparulo – Tristezza
Bisogna essere felici solo quando lo sono gli altri.
Bisogna essere felici solo quando lo sono gli altri.
Quando non si ha più nulla si va al mercato del dolore a rubare le mele del disincanto per la fame.
L’indifferenza che c’è fra alcune persone e talmente triste che capisco il suicidio interno, non rimane nulla che attendere, piangere, lottare per difendere gli indifesi.
Non c’è solitudine più grande di quando tu mi sei accanto così lontano, ed io precipito, solo, dentro voragini d’incertezza.
L’odio ti divora, ti consuma, ti lacera la carne, si prende tutto anche il tuo io.
A volte si tenta di avvicinarsi a qualcuno e ciò che si ottiene in cambio è uno schiaffo ben assestato.
Lasciami seduta qui dove mi trovo, perché non voglio essere altrove, questo è il mio posto su questo masso, dove il fiume dei miei desideri abbraccia il mio cuore, dove l’anima mia ode il tuo arrivo.