Giuseppe Donadei – Tristezza
Non piango perché sono più forte. Non piango perché ho paura di non riuscire più a smettere.
Non piango perché sono più forte. Non piango perché ho paura di non riuscire più a smettere.
Vivo e cocente, il mio dolore. Spenta e lenta, io.Affondo le dita in un barattolo di tristezza…e spalmandola sul viso, vedo nascere una lacrima.
Sorridere non significa essere “felici”. Ci sono sorrisi che nascondono “cicatrici”.
Occhi tristi non sono quelli che piangono, ma quelli che hanno visto cos’è la sofferenza nel cuor e nell’anima.
A volte l’immaginazione è peggio della realtà.
Perché è infelice l’esistenza umana? Perché l’uomo nel proprio percorso prova fugaci attimi di felicità che lo portano a un cronico stato di insoddisfazione.
Cerchiamo la felicità e continuiamo a guardare nei posti sbagliati. La ricerca della felicità è un viaggio interiore.