Giuseppe Donadei – Vita
Ho da sempre amato il verbo essere e soprattutto stimo quello che viene dopo se stesso.
Ho da sempre amato il verbo essere e soprattutto stimo quello che viene dopo se stesso.
Ma in realtà la vita è davvero un dono di Dio? Vedo molta gente soffrire tante pene negli ospedali… e non parlo solo di anziani, parlo di bambini che pure a un anno subiscono interventi al cuore! Se queste povere creature devono combattere per tutta la vita contro malattie… no, non credo, questo non è vivere ma sopravvivere!
Quando siamo piccoli vediamo il mondo che ci circonda come qualcosa di meraviglioso che è capace ogni giorno di sorprenderci nelle cose pi banali che a noi sembrano così strane; vediamo questo mondo dagli occhi della semplicità e della purezza e crediamo che tutto sia perfetto e quando qualcosa non va, basta l’abbraccio della mamma per sentirci invulnerabili. Quando siamo piccoli ci sembra di vivere in un sogno dove tutto è così perfetto che si pensa che non ci possa essere qualcosa di migliore. Poi cresciamo e ci accorgiamo che quello era solo un sogno.
La condivisione di una gioia ne moltiplica i frutti; la condivisione di una sofferenza ne divide il dolore.
Incredibile è pensare quanto la vita sia poi un disegno studiato a tavolino. Basta disperarsi tanto: tu sei qui, in questo momento, con me per una ragione ben precisa. Il mondo ha scommesso su di noi.
Spesso la vita ci respinge, ci beffa, oppure scorre su un canale parallelo. Si parla sovente di un prolungamento, peraltro già in atto, della stessa. Questo fattore è importante al fine di curare ancora le proprie piaghe, di correggersi, di rischiarare le nostre zone oscure.
Una mente completamente libera, oggi è un lusso che pochi osano permettersi.