Giuseppe Donadei – Vita
La superficie è sopravvivenza, l’abisso è vita.
La superficie è sopravvivenza, l’abisso è vita.
Non so se riuscirò a salire sulle vette più alte o se finirò ad affondare negli abissi più profondi. Ma una cosa è certa respirerò in salita e poi tratterrò il fiato, non aspetterò di toccare il fondo, risalirò in superficie e da lì ricomincerò.
La vita non riserva solo dolori e sciagure, ma anche gioie e piaceri.
La vita senza consapevolezza è un passo fatto nel buio dell’incomprensione. La consapevolezza è quella luce che rende chiari i passi da compiere.
La vita è dominata da una figura geometrica e da un moto.La figura è certamente la sfera e il moto è ruotare.Tutti i pianeti sono sferici e tutti ruotano su se stessio intorno a soli, naturalmente anch’essi tondi.Si può dire semplificando che tutto è sfericoe tutto vive girando intorno qualcosa.Non meravigliamoci quando girano i coglioni.
La vita non finisce tutta d’un lampo! Lentamente, ci uccidiamo un po’ ogni giorno.Con il nostro modo di fare, con il nostro modo di agire e di pensare, votato al pessimismo, al disfattismo, con le nostre malelingue, invidiose e ricche di malvagità, con la nostra convinzione che ci sia un destino, e che questo sia votato alla nostra infelicità.Non muore chi materialmente lascia questo mondo, ma muore chi, nel fiore degli anni, attenta alla vita stessa.
Ci impegniamo a far capire ai nostri figli come fare per non cadere quando dovremmo preoccuparci di trasmettere loro l’importanza del sapersi rialzare.