Giuseppe Freda – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Nelle famiglie italiane è ormai sempre più diffusa la convinzione che l’unico voto che abbia una qualche sia pur remota possibilità di essere utile è un voto alla Madonna.
Nelle famiglie italiane è ormai sempre più diffusa la convinzione che l’unico voto che abbia una qualche sia pur remota possibilità di essere utile è un voto alla Madonna.
Non riesco a gestire il concetto. Che sia poi una pala eolica, di nuova visione a turbare l’aspetto a recare difetto a qualsivoglia oggetto in questione Quando, il passato ci mostra chiara ogni perduta occasione, di sfiorare un futuro migliore.
Il mondo alla rovescia: gli ultimi saranno primi. Ma non i primi saranno ultimi. Purtroppo si, in Italy è proprio così.
La nostra politica è un fendente nel cuore e nelle gambe di tutti gli italiani. Qualcuno dovrebbe chiedere scusa ai nostri partigiani caduti per difendere una patria che oggi sta agonizzando e lentamente morendo sotto i continui, letali ed impenitenti colpi di incapaci gozzovigliatori bipartisan. Paralizzati da questo enorme e tentacolare mostro che noi stessi abbiamo nutrito siamo solo in grado di roteare i bulbi oculari cercando di volgere lo sguardo al domani. Indignati ed esausti, ombre di ciò che un tempo era un Paese di eccellenza e creatività.
Tutti vorrebbero l’Italia, pochi vorrebbero gli italiani.
Ogni centesimo è ben speso per una Ferrari, semplicemente per la sua storia. Figuriamoci per il resto.
In Italia re, papi e dittatori hanno lasciato grandi opere che li ricordassero. Palazzi, castelli, opere d’arte, ponti, chiese, strade e piazze. I dittatori di oggi non sono da meno di quelli del passato, anche loro lasceranno grandi opere, ospedali, impianti sportivi, ponti, strade… tutte incompiute.
Non riesco a gestire il concetto. Che sia poi una pala eolica, di nuova visione a turbare l’aspetto a recare difetto a qualsivoglia oggetto in questione Quando, il passato ci mostra chiara ogni perduta occasione, di sfiorare un futuro migliore.
Il mondo alla rovescia: gli ultimi saranno primi. Ma non i primi saranno ultimi. Purtroppo si, in Italy è proprio così.
La nostra politica è un fendente nel cuore e nelle gambe di tutti gli italiani. Qualcuno dovrebbe chiedere scusa ai nostri partigiani caduti per difendere una patria che oggi sta agonizzando e lentamente morendo sotto i continui, letali ed impenitenti colpi di incapaci gozzovigliatori bipartisan. Paralizzati da questo enorme e tentacolare mostro che noi stessi abbiamo nutrito siamo solo in grado di roteare i bulbi oculari cercando di volgere lo sguardo al domani. Indignati ed esausti, ombre di ciò che un tempo era un Paese di eccellenza e creatività.
Tutti vorrebbero l’Italia, pochi vorrebbero gli italiani.
Ogni centesimo è ben speso per una Ferrari, semplicemente per la sua storia. Figuriamoci per il resto.
In Italia re, papi e dittatori hanno lasciato grandi opere che li ricordassero. Palazzi, castelli, opere d’arte, ponti, chiese, strade e piazze. I dittatori di oggi non sono da meno di quelli del passato, anche loro lasceranno grandi opere, ospedali, impianti sportivi, ponti, strade… tutte incompiute.
Non riesco a gestire il concetto. Che sia poi una pala eolica, di nuova visione a turbare l’aspetto a recare difetto a qualsivoglia oggetto in questione Quando, il passato ci mostra chiara ogni perduta occasione, di sfiorare un futuro migliore.
Il mondo alla rovescia: gli ultimi saranno primi. Ma non i primi saranno ultimi. Purtroppo si, in Italy è proprio così.
La nostra politica è un fendente nel cuore e nelle gambe di tutti gli italiani. Qualcuno dovrebbe chiedere scusa ai nostri partigiani caduti per difendere una patria che oggi sta agonizzando e lentamente morendo sotto i continui, letali ed impenitenti colpi di incapaci gozzovigliatori bipartisan. Paralizzati da questo enorme e tentacolare mostro che noi stessi abbiamo nutrito siamo solo in grado di roteare i bulbi oculari cercando di volgere lo sguardo al domani. Indignati ed esausti, ombre di ciò che un tempo era un Paese di eccellenza e creatività.
Tutti vorrebbero l’Italia, pochi vorrebbero gli italiani.
Ogni centesimo è ben speso per una Ferrari, semplicemente per la sua storia. Figuriamoci per il resto.
In Italia re, papi e dittatori hanno lasciato grandi opere che li ricordassero. Palazzi, castelli, opere d’arte, ponti, chiese, strade e piazze. I dittatori di oggi non sono da meno di quelli del passato, anche loro lasceranno grandi opere, ospedali, impianti sportivi, ponti, strade… tutte incompiute.