Giuseppe Ierna – Filosofia
Abbandona il giudizio e ti ciberai di essenza.
Abbandona il giudizio e ti ciberai di essenza.
La mia fragilità l’ho buttata nel cesso il giorno in cui ho imparato ad amare.
E gli altri chi erano? Le persone cosa volevano? Sembrava tutto una continua lotta, una guerra su chi per primo sarebbe caduto a terra, con la bocca cucita senza aver potuto urlare mai. Una continua sfilata per mostrare i propri corpi, e venderli. Un pianeta costretto al massacro, o forse un pianeta che cercò il suo suicidio ospitando l’uomo.
Non sono l’albero che cade e fa il botto…Sono semplicemente uno di quei rami che ogni giorno calpestiamo.
Si cresce imparando a stare da soli, si matura imparando a stare insieme…
Non c’è due senza… uno!
Dalle contraddizioni il frutto di nuove verità.