Giuseppe Prezzolini – Scienza e tecnologia
Ogni verità che scopriamo, altrettanti enigmi di più da risolvere. Ogni scoperta migliaia di problemi. Ogni scoperta, superiore ignoranza.
Ogni verità che scopriamo, altrettanti enigmi di più da risolvere. Ogni scoperta migliaia di problemi. Ogni scoperta, superiore ignoranza.
Uno scienziato degno di tal nome, e specialmente un matematico, sperimenta nel suo lavoro la stessa sensazione di un artista; il suo piacere è della stessa intensità e natura.
La cosa triste, a proposito dell’intelligenza artificiale, è che le manca l’artificio e quindi l’intelligenza.
Sempre secondi fini mai fini a se stessisempre terzi incomodi in un mondo di progressi…
La scienza è incompatibile con la superbia, è il miglior antidoto della vanagloria e della presunzione, si nutre di umiltà. Nasce dalla passione dell’incomprensibile, vive del piacere della scoperta e sa riconoscerlo, pronta a discernerlo dall’appagamento futile dell’esaltazione momentanea della vanità. Quanto più la mente conosce, tanto più apprezza il senso del limite e della propria fallibilità.
Forse è così, chi si lascia sopraffare dall’odio e dal desiderio si autodistrugge, per disperazione magari, soffocata dall’obiettivo (irraggiungibile) di immortalità, di mete inconcepibili. Vede solo quello, nient’altro, prende, aggiunge da ogni parte per uno splendore inutile, una battaglia altrettanto inutile. Gli angeli alla fine si sono lasciati sopraffare dall’ingordigia, dall’avere senza essere, e il messia dato a questo mondo è la parodia di un salvatore, ricettacolo di isole inesistenti. Per costruire lui e i nuovi nati (perché di costruzione si tratta) avrebbero dovuto pensare, le intelligentissime creature celesti, questi geni cosmici dell’amore, che la costruzione e le aggiunte di materia andavano fatte con lo spirito di questo universo. In caso contrario, si innesca una reazione a catena, il fuoco si consuma molto prima e in modo diverso, lasciando niente alla fine, neanche cenere, estinguendo il mondo dominato dal serpente e sua moglie la dea della bellezza, la Madonna, e quello di suo figlio la maschera, insieme alle dimensioni che vi si diramano. Questo non si cambia perché è praticamente legge fisica. Esisterebbe anche se non lo si fosse scritto, ma gli angeli credono il contrario, grandi esseri superiori e di una onestà senza pari. Se ad esempio “la teoria della relatività” di Einstein venisse modificata, riscritta in modo diverso, succederebbe qualcosa? I pianeti comincerebbero a girare al contrario? I buchi neri si trasformerebbero in palline da ping pong? Ognuno la pensi come crede. Magari è solo questione di diritti d’autore che Dio e gli angeli, vogliono sfruttare, o indossare. Ma ha pensato pure a questo il grande libro del destino.
Usa la razionalità per scrutare l’irrazionale e l’irrazionalità per scrutare il razionale.