Giuseppe Speranza – Vita
Lascia che quella valigia calda accolga la lacrima del mio strumento. Insieme suoneremo un’orchestra sensazionale, affinché questa nuova melodia che ora germoglia ti straripi dall’utero al grembo in tutto il suo strillo.
Lascia che quella valigia calda accolga la lacrima del mio strumento. Insieme suoneremo un’orchestra sensazionale, affinché questa nuova melodia che ora germoglia ti straripi dall’utero al grembo in tutto il suo strillo.
Nel vita, come nel mangiare, c’è chi è parco e c’è chi è porco.
Nessuno di noi ha bisogno di giudici ma, nella nostra fragilità guardiamo incantati alle persone che sanno ascoltarci per quello che vogliamo dire di noi, per quello che cediamo loro.
Uomo, oggi inganni il tuo pellegrinare nel tempo coprendoti nell’operosità, indugiando indifferente agli incanti dell’esistenza.
Ogni volta che sei costretta a fare una scelta, anche se alla fine si rivela quella giusta, senti che un pezzo di te va via, forse perché non sempre le scelte giuste sono le migliori.
Poi vennero le parole e ci resero schiavi, l’obbligo di una risposta per potersi difendere.
Sono pochi i doni della vita, l’amore, quello per la persona che hai a fianco, quello per i figli, per i genitori, pi l’amicizia, quella vicina, quella lontana che non vedi mai ma è sempre presente nel cuore, quando apprezzi questi due regali non hai bisogno di pretendere altro da lei, perché hai tutto ciò che serve per essere felice.