Giusva Iannitelli – Ricordi
Ricordare non significa vivere imprigionati, ma evolvere con la consapevolezza di non dimenticare.
Ricordare non significa vivere imprigionati, ma evolvere con la consapevolezza di non dimenticare.
Potrà certamente, ad alcuni, apparire un’idiozia.Eppure, in questo mondo, è di ricordi che la gente è solita vivere. Perché nel passato c’è certezza. Perché nei ricordi, anche nei più dolorosi, non vi sono sorprese. Perché il passato è solido, finito, sincero.E dopo anni mi ritrovo a fissare le mie mani che luccicano al sole, ricoperte da brillantini staccatisi da una vecchia lettera. Una vecchia lettera, scritta da una vecchia amica, ritrovata in un vecchio scatolone. E non sono capace di togliermi un sorriso ebete dal volto.Perché anche se l’amicizia è finita, anche se si è allentata, e col tempo sgretolata, so che c’è stata. So che è stata vera, sincera fin quando è durata. So di aver voluto bene, bene davvero, a questa vecchia amica, e so che lei ne ha voluto a me.E allora ricordo. Ricordo gli scherzi, le risa, i pianti.Ricordo tutto. Perché nei ricordi, nel passato, non ci sono sorprese.Ricordo tutto. Perché nei ricordi, nel passato, si trovano certezze.Certezze che il presente non è in grado di fornire.
Le persone non dimenticano nulla, né il bene né il male. Non dimenticano le carezze né i graffi. Non dimenticano le cose importanti, ma se dimenticano qualcosa, è solo perché non valeva la pena di ricordare o noi non valevamo neppure “un ricordo”.
Non voltarti indietro a cercare nei ricordi le cose che un tempo erano lo scopo della tua vita. La vita va avanti, anche se poi nulla si dimentica.
Lascia un dolce ricordo a chi ha capito chi sei. Lascia la tua indifferenza a chi ha solo provato a distruggerti.
Il ricordo è un frammento di tempo fermo nel cuore.
Il tempo passa per cambiare o per lasciare le cose immutate. Alla fine la differenza è così sottile.