Glenda Jackson – Ricchezza & Povertà
Ho sempre creduto che qualcosa fosse meglio di niente. Ora so che qualche volta è meglio niente.
Ho sempre creduto che qualcosa fosse meglio di niente. Ora so che qualche volta è meglio niente.
Il povero fu felice…Il ricco infelice…
Infarciti del superfluo, ma terribilmente inconsistenti; così diventano gli uomini che non mirano all’essenziale.
Sono solo una goccia che il sole essicca.
Questo desiderio di potere smisurato, di avidità di denaro, di rincorrere ogni giorno di più di quello che abbiamo e che possediamo; forse crediamo o ci dimentichiamo che noi miseri mortali siamo immortali?
Chi è in grado di sostenere una giusta causa senza preoccuparsi delle conseguenze e sacrifica se stesso può essere chiamato uomo; chi non ha sete di giustizia, chi non decide da che parte stare e rinuncia, non è degno di essere chiamato uomo, rappresenta solo un numero su questo porco mondo.
La differenza tra un ricco e un povero è che il povero sogna di vivere mentre il ricco vive sognando.