Golda Meir – Vita
Avere settant’anni non è peccato.
Avere settant’anni non è peccato.
Alla fine di una Vita, quello che rimane sono cinque o sei momenti Importanti.Tutto il resto è servito a riempire i vuoti.
E quella cosa chiamata ignoranza che qualcuno chiamava “beata”. Sa rendere la vita talmente leggera, da non accorgersi quanto in realtà sia la più lenta forma di suicidio.
Vita mia, portami nuove emozioni, suggeriscimi quei sorrisi che più non vedo, soffiameli dentro, come fa il sole col grano rendendolo oro al cielo…Fammi brillare negli occhi di chi mi osserva, arreso al mondo in pochi istanti, istanti poveri di vita, di gioia, di amore.Tu puoi, non volermi così perché io non sono nulla se tu non sei con me, restami dentro come fa l’amore quando ci prende, che mai ci arrende e mai costringe.
Definisco la vita ad un treno, lo si aspetta per ore quando poi arriva, ti ferma il controllore e ti dice: “mi dispiace non può salire non ha il biglietto”.
La vita in questo mondo… è come un auto in sosta vietata!
Potresti fare molto di più nella tua vita, ma per qualche motivo ti accontenti di galleggiare.