Davide Capelli – Guerra & Pace
Cambia il tuo punto di vista: guarda la guerra con gli occhi disperati di un bambino.
Cambia il tuo punto di vista: guarda la guerra con gli occhi disperati di un bambino.
Se hai buone intenzioni perché stai costruendo un fucile?
La pace, non lo nego, non ci sarà mai, anche per causa mia, una “piccola guerra”, nel cuore, in uno stato d’animo, lo avremo sempre tutti; non posso da un punto all’altro dare pace, per un rancore o un torto non ripagato; è la giustizia, è la parità di ogni essere umano; è il mondo.
La guerra ha due fasi:1 fase: la distruzione2 fase: la ricostruzione di un mondo distrutto senza più nessun essere vivente.
È più facile odiare e rifiutare che capire e perdonare.
Io so perché il mare è salato, so di cosa sono fatte le onde, so cosa si infrange sulle scogliere e cosa lambisce i lidi: sono le troppe lacrime versate da madri, in cerca di figli inghiottiti dall’assurdità di una guerra, sono le troppe lacrime versate da figli orfani del proprio cognome, sono le troppe lacrime non versate da pance vuote di pane e gonfie di niente, sono le troppe lacrime versate da chi è incompreso, ignorato, annullato.
Che stupefacente malattia è il desiderio di libertà…è altamente contagiosa, si diffonde rapidamente e non esistono rimedi per arrestarla e più si è ammalati, più si acquista un senso di benessere universale.
Giovinezza mal s’accorda con saviezza e non dà retta che a volontà.
Fino a quando l’uomo non capirà di essere davanti a Dio ed al Creato, come un fragile vetro, pronto a ridursi in miriadi di pezzetti al minimo scuotimento, non avrà pace.
Umanità, sei tesa come una corda di violino pronta a suonare la sua ultima nota disperata di pace. Là il guerriero popolo si rifugia all’ombra di bombe inesplose: lì è la pace, il ribelle animo umano sente l’eco della propria fragilità di essere e si perseguita con falsi cartelli dai forti poteri; deboli di libertà umana. Libertà è ciò che ogni uomo chiede: ed è disperazione nel dire la propria opinione libertà gridata dai mille volti, da ogni razza sia essa armata amata o pacifista; solo questo per vivere.
Con una parola puoi fare la pace oppure la guerra, con il silenzio non ne fai nessuna.
Il paradosso della guerraè che è eroe chi muoreed è eroe chi ammazza.
La distanza tra due menti e la scarsa disponibilità ad ammetterla, facilita la difesa del proprio schema e la sua continua, drammatica conferma a perpetuarsi.
L’uomo vive solo in due modi: o combattendo una guerra o preparandone una.
Qualcosa deve essere sempre lasciato alla sorte; nulla è certo in una battaglia che va al di là di ogni altra.
Ringrazio Dio di avermi fatto vedere la guerra, altrimenti avrei potuto innamorarmene.
Le grandi tragedie del mondo hanno due mani: una impugna il mitra, l’altra l’indifferenza.