Paola Melone – Guerra & Pace
Che stupefacente malattia è il desiderio di libertà…è altamente contagiosa, si diffonde rapidamente e non esistono rimedi per arrestarla e più si è ammalati, più si acquista un senso di benessere universale.
Che stupefacente malattia è il desiderio di libertà…è altamente contagiosa, si diffonde rapidamente e non esistono rimedi per arrestarla e più si è ammalati, più si acquista un senso di benessere universale.
Giovinezza mal s’accorda con saviezza e non dà retta che a volontà.
Fino a quando l’uomo non capirà di essere davanti a Dio ed al Creato, come un fragile vetro, pronto a ridursi in miriadi di pezzetti al minimo scuotimento, non avrà pace.
Se bisogna combattere per la pace, allora preferisco fare la pace per la guerra.
La cultura della pace o della guerra comincia a casa nostra, poi si allarga e si passa alle case dei nostri vicini, estendendosi a quelle della nostra villa, del nostro paese, della nostra città e della nostra comune fino a propagarsi come un’onda possente per tutta la nazione, finendo per influenzare i popoli di tante altre nazioni del mondo. Ed è per questo, proprio per questo, che tanto l’una come l’altra dipende da noi, solo da noi… da ognuno di noi.
Perché il mondo è pieno di ingiustizia, di violenza, di malignità, di invidia, di guerra, di avarizia, di opportunismo e di terrore? Perché l’uomo ama il suo prossimo come sé stesso.
Un sole rosso sale all’orizzonte,mentre di nebbia è intrisa l’atmosferasulla laguna magica e profondache tinge i flutti di color vermiglio:alla deriva, naviga sull’onda.
Un bacio fa meno rumore di un cannone, ma la sua eco dura di più.
Nulla giustifica le guerre… e quelle dette “sante” sono le peggiori di tutte!
Il giudizio altrui sa essere uno strumento di controllo assai pericoloso.
Il solo avversario contro cui un uomo dovrebbe combattere è il proprio ego.
Umanità, sei tesa come una corda di violino pronta a suonare la sua ultima nota disperata di pace. Là il guerriero popolo si rifugia all’ombra di bombe inesplose: lì è la pace, il ribelle animo umano sente l’eco della propria fragilità di essere e si perseguita con falsi cartelli dai forti poteri; deboli di libertà umana. Libertà è ciò che ogni uomo chiede: ed è disperazione nel dire la propria opinione libertà gridata dai mille volti, da ogni razza sia essa armata amata o pacifista; solo questo per vivere.
Il paradosso della guerraè che è eroe chi muoreed è eroe chi ammazza.
L’uomo vive solo in due modi: o combattendo una guerra o preparandone una.
Qualcosa deve essere sempre lasciato alla sorte; nulla è certo in una battaglia che va al di là di ogni altra.
Ringrazio Dio di avermi fatto vedere la guerra, altrimenti avrei potuto innamorarmene.
Le grandi tragedie del mondo hanno due mani: una impugna il mitra, l’altra l’indifferenza.