Jean-Paul Malfatti – Guerra & Pace
Guerra: la più imbecille di tutte le umane imbecillità.
Guerra: la più imbecille di tutte le umane imbecillità.
Oggi tante persone sono infelici… piangono perché non hanno un computer nuovo… un telefonino di ultima generazione… mentre dall’altra parte del modo ci sono persone che piangono per la fame… per la guerra e riescono ad essere felici con piccoli gesti della vita come affetto e amore.
Dalle ignobili radici dell’infamia, che infestano il giardino della pace, possa crescere alta la pianta della vergogna!
Non sono venuta a portare la pace, sono venuta a portare la mia spada!
Non c’era molto da dire, c’erano solo delle cose da rivalutare, con la forza del pensiero che batteva quelle di qualsiasi altro tipo, il perché? Semplice, non era in conflitto con nessuno. La scienza e la religione ad esempio potrebbero essere definite in conflitto, la pace con la guerra, ma la guerra era troppo faticosa anche per chi l’appoggiava più di ogni altra cosa, non era come pensare alla Pace, quella è stata dalle origini la cosa più rilassante della storia, così ci sentivamo vincitori per una volta.
Se per qualcuno oggi sei la pace e domani l’inferno, per quel qualcuno in verità non sei mai stato niente. Perché il vero bene varca le porte dell’inferno per prenderti e portarti in paradiso.
La pace non è una scelta ma bensì un dono.
Le migliori cose non hanno fine, per quello cerchiamo la Pace perché sappiamo che non ci lascerà mai soli! Pace.
Tutto quello che cerchiamo e auguriamo a tutti quelli che incontriamo è la pace. È stupido pensare che la gente osi vivere senza pace, essa è una garanzia e un equilibrio in ogni cosa. Tutti combattiamo contro noi stessi, contro le nostre paure, contro le nostre difficoltà, ma se mentre lo faremo cammineremo a fianco alla pace avremo solo da guadagnare; fare le cose con la calma aiuta a ragionare di più e quindi a rischiare di meno; chi cammina mano nella mano con la pace non vuole fare guerra con nessuno, così imparerà a sorvolare l’orgoglio, amerà perdonare, sorriderà sempre al nemico e si sentirà migliore, farà tutto con amore e si sentirà il padrone dell’universo.Tutto quello di cui abbiamo bisogno è la Pace, Pace.
L’estremo limite della sofferenza si chiama pace.
Noi essere umani ci possiamo assomigliare fisicamente, occhi, bocca, capelli, ma c’è una cosa che ci rende gli uni diversi dagli altri ed è il pensiero, ma finché ci sarà la differenza di pensiero in questo mondo non ci sarà mai la pace.
L’unione di due volontà combacianti scatenano una forza superiore ad ogni immaginazione.
Chi ha vissuto la guerra può capire la pace, ma chi ha vissuto la pace non riuscirà mai a capire la guerra!
La vita è un’infinita guerra, ma tocca a te vincere ogni battaglia.
Lotto per ciò che desidero. Non sempre sarò un vincitore. Ma rimango un’ottima “guerriera”.
Per tutta la vita ho provato il desiderio di sentirmi all’unisono con grandi masse di uomini, come deve essere per chi fa parte di una grande folla entusiasta. Il desiderio è stato spesso così forte da indurmi a ingannare me stesso. Mi sono immaginato di essere ora liberale, ora socialista, ora pacifista, ma nel senso più profondo non sono mai stato né l’una cosa né l’altra, né l’altra. Sempre l’intelletto scettico, quando più avrei desiderato che tacesse, ha mormorato i suoi dubbi, mi ha tagliato fuori dai facili entusiasmi degli atri e mi ha trasportato in una solitudine desolata.
L’indifferenza miete più vittime della guerra.