Alexandre Cuissardes – Guerra & Pace
Ai vincitori le guerre non bastano mai, agli sconfitti invece ne basta una sola.
Ai vincitori le guerre non bastano mai, agli sconfitti invece ne basta una sola.
Il mio sogno, avere il mondo in mano e far cessare tutte le guerre la realtà, un mondo che non sa che farsene di lealtà rispetto solidarietà amore per il prossimo condivisione fratellanza, eppure siamo nati tutti dal suo ventre e bevuto tutti alla stessa fonte, ma l’egoismo e l’ingordigia ha prodotto tanti Caini e altrettanti Abele e l’umanità si è sostituita con la distruzione.
La pace interiore: unitario intento di mente, amore e coscienza, pura identità di stampo divino!
Siate degli umani, ma senza fanatismo. Guardate, riflettete e dite no al razzismo!
La più grande arma di distruzione è l’ignoranza.
La mia quiete è sempre preludio di una rivoluzione.
Non date ascolto a chi dietro la parola pace è pronto a trafiggere con lama ardente, le guerre dovrebbero combatterle i coglioni che ne danno origine.
Un leader è una persona che non ha bisogno di urlare alle folle, ma folle è il suo grande coraggio.
Sono un inguaribile allergico alle ingiustizie, ma non sono nato per diventare un eroe morto. Fuori dalla bara riesco, non solo a combattere in memoria dei morti, ma addirittura e soprattutto per la vita dei vivi, tra i quali anch’io mi annovero.
Non c’è pace, non ci sono vittorie, non c’è nessun senso, e l’amore ha le dimensioni di un granello. Bè questo lo sai.
La guerra è una radice del male, semina morte, miete tante vittime e il raccolto è sempre scarso.
Come una moneta, che presenta due aspetti o meglio due principali prospettive di osservazione, così ci sono eventi che magari possono dimostrarsi duri, ma se analizzati in maniera analitica, ci accorgiamo che contengono quella preziosa chiave tale da stravolgere in maniera positiva l’attuale status dell’evento medesimo e darci la preziosa vittoria. È solo questione di tempo (oltre che una piccola, tenue sorgente di tenacia)! Quel tempo che a volte si può presentare un po’ dormiente, ma quando arriva potrebbe apportare novità agognate, verso cui le speranze si erano dileguate.
Non importa chi ha ragione, l’importante è trovare una ragione di pace.
L’uguaglianza per molte persone è un sassolino nella scarpa.
I vinti non dimenticano: Ho smesso di essere manicheo, di dividere il mondo in due, di qua i buoni e di là i cattivi. La mia pietas verso il genere umano è cresciuta molto. Ho scoperto che tutti, bianchi, rossi e neri soffriamo nello stesso modo e spesso senza averlo meritato.
Tra le tante guerre, quella contro me stesso è l’unica senza vincitori né vinti. Unica vittima, la mia volontà, unico disperso, il mio divenire, unica ferita, la mia speranza, unica sopravvissuta, la mia dignità.
La nostra risposta alla violenza è amare intensamente.