Guglielmo III – Destino
Ogni pallottola ha il suo bersaglio.
Ogni pallottola ha il suo bersaglio.
Liberi di giocare, liberi di ingannare, liberi di sognare, liberi di illudere, liberi di fantasticare, liberi di non mollare, liberi di andare, liberi di tornare, liberi di lasciare, liberi di ricominciare, liberi di credere, liberi di lottare, liberi di essere, il meglio del meglio, che possiamo essere, liberi di scegliere quali azioni vogliamo fare, liberi di essere liberi, nel realizzare, il gesto più giusto e più consono, che la nostra personalità possa accettare, liberi di scegliere da che parte stare, e non stupirsi se poi faremo del bene o del male, perché eravamo liberi di scegliere, appunto, da che parte stare.
Non si può essere padroni del proprio destino se prima non si è padroni di se stessi.
Se non elimini quello che ti fa male non arriverà mai quello che ti farà bene.
Io credo che se l’Onnipotente ha lasciato ancora i suoi figli senza guinzaglio, per la solita coda, si ritroverà immerso in un guaio senza eguali in ogni tempo e in ogni luogo. Nemmeno il suadente odore del grasso gli risolleverà… lo spirito. Non sarebbe un forse, sarebbe la predizione del suo futuro.
Il peggio l’ho lasciato per ultimo. Possiamo declassificare la Principessa riportandola semplicemente alla vecchia Eva Hodges, sesso femminile, età anni quattro, ceppo caucasico. Nel tardo pomeriggio la sua carrozza si è ritrasformata in una zucca con quattro topi a tirarla. A guardarla, la si sarebbe detta perfettamente normale, nessuna traccia di raffreddore. È giù, certo: le manca la mamma. A parte questo, appare perfettamente normale. E invece se l’è beccata. Dopo pranzo la pressione ha prima registrato un calo, poi una risalita: questo è l’unico mezzo diagnostico che Denninger è riuscito fino a questo momento a escogitare. Prima di cena Denninger mi ha mostrato i vetrini del suo espettorato – come incentivo alla dieta, i vetrini dell’espettorato sono ineguagliabili, credetemi – e sono pieni di quei germi a ruota di carro che, dice lui, non sono affatto germi ma incubatrici. Non riesco a capire come sia possibile che lui sappia dov’è quest’affare e che aspetto ha, eppure non sia in grado di bloccarlo. Mi propina un sacco di paroloni, ma secondo me non capisce nemmeno lui.
Il guerriero della luce crede. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere.