Guido Colombo – Filosofia
Il viaggio, metafora per conoscere e per farsi conoscere, svela a volte i tratti più nascosti della nostra personalità, un bisogno di vedere e scoprire il mondo in tutte le sue bellezze e i suoi intrecci.
Il viaggio, metafora per conoscere e per farsi conoscere, svela a volte i tratti più nascosti della nostra personalità, un bisogno di vedere e scoprire il mondo in tutte le sue bellezze e i suoi intrecci.
La brevità è ciò che più riempie, troppe parole disperdono il pensiero.
Tu soltanto ricordati di quella Diairesi grazie alla quale si definisce quanto è in tuo esclusivo potere e quanto non lo è.
-In cammino sulla faccia del pianeta – per infine scegliere un giorno d’essere poesia dell’essere, “come canto creato sulle sue labbra”, o profonda cicatrice del suo volto, indifferenti al nostro vero motivo d’essere.
Le vere preoccupazioni? Arrivano quando ogni dubbio sparisce. È il dubbio, che “lavora”. La certezza, “riposa”.
Forse sono tutto quello che non cerchi, ma sono io, una semplice ombra che sempre ti riparerà dalla luce dell’apparenza.
Ho visto piangere il sole mentre la notte accendeva le sue stelle.
La brevità è ciò che più riempie, troppe parole disperdono il pensiero.
Tu soltanto ricordati di quella Diairesi grazie alla quale si definisce quanto è in tuo esclusivo potere e quanto non lo è.
-In cammino sulla faccia del pianeta – per infine scegliere un giorno d’essere poesia dell’essere, “come canto creato sulle sue labbra”, o profonda cicatrice del suo volto, indifferenti al nostro vero motivo d’essere.
Le vere preoccupazioni? Arrivano quando ogni dubbio sparisce. È il dubbio, che “lavora”. La certezza, “riposa”.
Forse sono tutto quello che non cerchi, ma sono io, una semplice ombra che sempre ti riparerà dalla luce dell’apparenza.
Ho visto piangere il sole mentre la notte accendeva le sue stelle.
La brevità è ciò che più riempie, troppe parole disperdono il pensiero.
Tu soltanto ricordati di quella Diairesi grazie alla quale si definisce quanto è in tuo esclusivo potere e quanto non lo è.
-In cammino sulla faccia del pianeta – per infine scegliere un giorno d’essere poesia dell’essere, “come canto creato sulle sue labbra”, o profonda cicatrice del suo volto, indifferenti al nostro vero motivo d’essere.
Le vere preoccupazioni? Arrivano quando ogni dubbio sparisce. È il dubbio, che “lavora”. La certezza, “riposa”.
Forse sono tutto quello che non cerchi, ma sono io, una semplice ombra che sempre ti riparerà dalla luce dell’apparenza.
Ho visto piangere il sole mentre la notte accendeva le sue stelle.