Guido Mazzolini – Poesia
Scrivere è aprire la propria casa, sopravvivere al tempo che divora.
Scrivere è aprire la propria casa, sopravvivere al tempo che divora.
Scrivo per celebrare l’amore e l’odio, la bellezza e il pathos. Scrivo per ritrovare la serenità perduta, la gioia di vivere e la poesia del mio animo. Scrivo per collezionismo, perché ho paura della morte, per esorcizzarla. Scrivo per me stesso, perché mai potrei farne a meno. Scrivo nella speranza (spesso vana) di essere scoperto da qualcuno che possa apprezzare e condividere.
C’om’è bella questa frasecom’è vera la storia che raccontanon la conoscinon l’hai vissutama senti che ti appartiene.
Il pubblico ha il privilegio di poter scegliere i propri autori. Gli autori non possono altro se non accettare il loro pubblico, con il rischio di cadere vittima dei suoi condizionamenti.
L’armonica sommatoria dei righi, scolpisce e ingabbia frutti d’Emozioni, seminati dal Libero Pensiero.
La poesia è uno scoprire e stabilire convenienze e richiami e concordanze tra il Cielo e la terra e in noi e tra noi.
Se fossimo tutti poeti, di notte chiameremmo le metropoli galassie sovraffollate di stelle. Fortunatamente non lo siamo, le chiamiamo con i loro nomi e continuano ad essere sovraffollate solo di storie.