Guido Paolo De Felice – Abbandonare
Credo nel sole dopo la tempesta, credo a chi parte ma soprattutto a chi resta.
Credo nel sole dopo la tempesta, credo a chi parte ma soprattutto a chi resta.
Parlare di te è un’emozione che riempie, parlare di come in così poco tempo mi sei entrata dentro, permettendomi di capire cosa io davvero stessi cercando da tempo. Non sei mia ora, forse non lo sarai mai, ma è un rischio che devo correre. E ti aspetterò. In fondo, talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile, piuttosto che non partire mai.
I viaggi danno una grande apertura mentale: si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio Paese e non si è disposti a farsi carico di quelli stranieri.
La barca è salpata, lascia il porto in una sera con poche stelle e molte nubi… non ha una meta, prende il largo in cerca di qualcosa che forse, non troverà mai… o che forse ha perduto per sempre…
Le persone giuste le trovi. Con pazienza, con speranza, con audacia e con coraggio. E forse il tuo, più che un ritrovarle, è un accorgerti che ci sono sempre state. Non eri tu ad aver perduto loro. Erano loro che, pian piano, avevano perso te.
L’abbandono più grande è quello verso se stessi.
Ogni anziano che muore è come se prendesse fiamme una biblioteca.