Guido Paolo De Felice – Società
È il servo che crea la servitù, se ciascuno fosse padrone solo di se stesso cambierebbe tutto.
È il servo che crea la servitù, se ciascuno fosse padrone solo di se stesso cambierebbe tutto.
La società è impegnata nel buffo gioco di guardia e ladri, sembra di assistere ad una commedia dove però i ruoli non sono ben definiti e gli onesti finiscono sempre in miseria.
Ogni paese, – pensò, – anche quello che pare più ostile e disumano, ha due volti; a un certo punto finisci per scoprire quello buono, che c’era sempre stato, solo che tu non lo vedevi e non sapevi sperare.
Io sono per la parità assoluta di diritti tra uomini e donne. Non è giusto essere maschilisti come non è giusto essere tanto femministi da esigere privilegi in più per le donne rispetto agli uomini! Dov’è l’uguaglianza?
La colpa oscena della nostra società non sta tanto nel fatto che i “potenti” possano permettersi qualsiasi nefandezza, quanto nel fatto che quasi tutti accetterebbero questa ingiustizia per essere dei “potenti”.
È più utile al paese un anziano pensionato che coltiva l’orto o porta i nipotini a scuola che un nuovo arrivato in politica.
La paura di invecchiare viene nel momento in cui di riconosce di non vivere la vita che si desidera. Equivale alla sensazione di abusare del presente.