Guido Vicentini – Lavoro
Il volontariato è l’unico lavoro il cui stipendio è fatto di emozioni, è la dimostrazione che il denaro non è l’unica merce di scambio ma un artefatto creato dall’essere umano e anteposto a tutto, anche al bene comune.
Il volontariato è l’unico lavoro il cui stipendio è fatto di emozioni, è la dimostrazione che il denaro non è l’unica merce di scambio ma un artefatto creato dall’essere umano e anteposto a tutto, anche al bene comune.
Se avessi 28 anni e fossi laureato, forse avrei cantato “ragazzo fortunato”, invece ho 28 anni e non sono laureato e quindi mi è toccato “sei uno sfigato”.
Una macchina può fare il lavoro di cinquanta uomini ordinari, ma nessuna macchina può fare il lavoro di un uomo straordinario.
Siamo mossi da un falso mito, quello dello stipendio. Siamo convinti che solo lo stipendio possa farci sopravvivere, che senza saremmo persi, moriremmo di fame e di freddo. Siamo convinti che per avere un chilo di frutta dobbiamo dare in cambio dei soldi, decurtati dal nostro stipendio, proveniente dalla vendita del nostro lavoro a terzi. Non è un grande affare se ci pensate bene. Sul vostro lavoro ci deve guadagnare prima di tutto il vostro datore di lavoro. Sul chilo di frutta che comprate in città ci deve guadagnare il coltivatore, il mediatore, il grossista, il trasportatore, il supermercato. In pratica, tra voi e il vostro kilo di frutta, c’è un esercito da mantenere. Con il vostro stipendio. Non è un grande affare, no? Non starete lavorando per troppe persone?
La concorrenza sleale è come un avversario che ti bastona, sapendo che tu sei un paralitico. Vigliacchi!
Se un lavoro che ritenevi difficile da eseguire si rivela facile vuol dire che hai avuto fortuna. Se se un lavoro che ritenevi facile si rivela difficile vuol dire che non sei capace di farlo.
Per ognuno che percepisce un reddito che non produce c’è chi produce un reddito che non percepisce.