Guido Vicentini – Religione
Non esiste luogo a noi conosciuto che non sia la casa di Dio, perché la casa di Dio è l’universo.
Non esiste luogo a noi conosciuto che non sia la casa di Dio, perché la casa di Dio è l’universo.
La vera umiltà viene dal capire di che pasta siamo fatti noi e di che pasta è fatto Dio.
Per certe facce sono d’accordo sull’uso del burqa.
Per spiegare la morte di Dio e del suo regno c’è la scienza, la matematica, ma anche, se si vuole, una poesia amara e lontana, la poesia del non ritorno: vuole a tutti costi, a costo della vita di tutti i mondi, vuole vestirsi dei morti il Figlio delle sfere celesti, la mensa è la sua perdizione, non la salvezza, è la malattia, non la cura, è il problema, non la soluzione. E tuttavia qui non può essere altrimenti, la realtà ha sempre avuto denti. Splendenti di grazie ed eternità rapite e assassinate, cadono gli angeli come meteore infuocate divorandosi a vicenda; improvvisamente bruciato l’universo fino all’ultima candela.
Non è vero che ride bene chi ride ultimo. Ma è vero che ride bene chi morendo se ne va col Signore.
La Terra è un essere vivente perfetto e immortale… Non potrebbe molto semplicemente essere lei Dio? E finalmente sarebbe donna.
Per quel che mi riguarda, so che l’inferno esiste. E con esso il Paradiso.