Gustave Flaubert – Arte
L’arte! L’arte! Che bella cosa questa vanità.
L’arte! L’arte! Che bella cosa questa vanità.
La cattiva arte è molto peggiore dell’assenza d’arte.
Inseguo il sogno di una casa vivente, versatile, silente, che s’adatti continuamente alla versatilità della nostra vita, anzi la incoraggi, con cento risorse che noi architetti insegneremo, arricchendola, con pareti e mobili leggeri; una casa variabile, simultaneamente piena di ricordi, di speranze e di coraggiose accettazioni, una casa “per viverla” nella fortuna e anche nelle malinconie, con quel che ha di immobile e fedele, e con quel che ha di variabile ed aperto ed aprendone le finestre finché v’entrino nel loro giro, sole e luna e l ‘altre stelle, e tutto è movimento, chi scende e chi sale nel mistero della crescita, e chissà cosa vedrà; rivolgendomi a voi inseguo l’immagine di una nuova società umana; questa immagine non è un miraggio irraggiungibile, e sta a noi sognarla per raggiungerla perché nessuna cosa i è avverata che non fosse dianzi sognata.
L’arte è un luogo segreto dove tutto diventa possibile.
L’arte è in grado di regalarci suggestioni intense, mescolando le nostre emozioni come colori impastati e spennellati sulla tela dell’anima.
L’architettura non la si insegna; si impara soltanto.
L’amore e l’arte sono due valori che ci fanno sentire vivi.