Héctor Abad Faciolince – Morte
Molte volte, sul punto si scoprire la ricetta dell’immortalità, mi distrasse la presenza spaventosa della morte…
Molte volte, sul punto si scoprire la ricetta dell’immortalità, mi distrasse la presenza spaventosa della morte…
Non ti uccide solo una malattia, un incidente, la droga, o l’alcol, anche chi senza pietà illude chi ha un core sensibile.
Dopo un breve sonno, vegliamo in eterno, e la morte non sarà più: morte, tu morirai.
C’è chi vive da morto.
Se ci siamo noi la morte non c’è, quando noi non ci siamo più non c’è più neanche la morte.
Bisogna sempre onorare la memoria delle persone, anche e soprattutto quando non ci sono più.
Io riuscii a mentire a mio padre, non la mia mano. “Puoi farmi la barba?” – domandò mio padre. Andai in bagno, presi il rasoio e la schiuma, un asciugamano e tornai da lui, steso nel letto del reparto dei malati terminali. Gli spalmai un po’ di schiuma. La mano tremava, non riuscivo a fermarla. Mio padre prese il rasoio dalla mia mano e disse: “Guarda, si fa così.” Io avevo quarantasei anni e mio padre, il giorno dopo, era morto.