Henry Bergson – Tempi Moderni
L’umanità geme, quasi schiacciata dal peso dei progressi che ha compiuto. Essa non si rende sufficientemente conto che il suo avvenire dipende da lei.
L’umanità geme, quasi schiacciata dal peso dei progressi che ha compiuto. Essa non si rende sufficientemente conto che il suo avvenire dipende da lei.
Abbiamo tutto, non ci manca niente, abbiamo una casa, acqua, luce, gas, cibo in abbondanza, riscaldamenti, macchina, abbiamo tutti in confort, computer a volontà, ma dietro tutta questa grande apparenza di benessere in realtà si nasconde una grande sofferenza!
Arriviamo ad un punto in cui le parole ci sembrano vuote, inutili e senza un senso, e non hai nemmeno tanta voglia di ascoltarle, ti giri per annullare tutto come cercare un senso. L’egoismo e la cattiveria sono come una macchia d’olio, si dilagano e non vanno più via. Si parla spesso, ed e per questo che si ama tanto anche in silenzio. Non c’è più tempo per ridare un senso, un significato alle parole, troppo impegno e coinvolgimento. Il mondo sembra aver dimenticatola dolcezza di alcune parole diventando sempre più esplicito e volgare.
Sono sempre stressato. Non mi identifico troppo in questo mondo. Il dilemma è: sono io che amo troppo la tranquillità o è il mondo che ama troppo la frenesia?
Non tutte le prigioni hanno le sbarre: ve ne sono molte altre meno evidenti da cui è difficile evadere, perché non sappiamo di esserne prigionieri.Sono le prigioni dei nostri automatismi culturali che castrano l’immaginazione, fonte di creatività.
Chi vede un solo delinquente in mezzo a tanti delinquenti, il delinquente è lui.
Le due più grandi invenzioni dell’uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalle noie, la seconda le elimina.