Henry David Thoreau – Stati d’Animo
Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
La sensibilità appartiene solo alle persone che parlano con il cuore, con sincerità non sono strane, soltanto che loro usano un linguaggio diverso per non ferire gli altri.
Mi sono sempre chiesta: ma tra milioni di persone, proprio a me tu dovevi capitare?
Il tempo passa, passano le canzoni, passa la mia anima e il mio destino. Il cielo è sempre più scuro e le anime delle persone diventano solo un ricordo in questo giorno così tetro. L’anima si avvolge in uno scuro mantello che venta un cielo stellato. Le stelle brillano e le canzoni riecheggiano nel vento.
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.
Tracannai mille liquidi colori, per obliare il nero. Ho un arcobaleno ubriaco che con passo malfermo si muove dentro di me.
Ecco dunque che il tempo mi risulta diviso in cinque. In cinque cosa? Non so. Tutto si divide in se stesso, suppongo. Se mi rimetto a voler riflettere va a finire che mi perdo il mio decesso. Devo dire che questa prospettiva ha qualcosa d’attraente. Ma sono sull’avviso. Da qualche giorno trovo qualcosa d’attraente in tutto quanto.