Henry James – Libri
Ci vuole un sacco di storia per produrre un po’ di letteratura.
Ci vuole un sacco di storia per produrre un po’ di letteratura.
Gli amori vissuti male, riempiti di ragionamenti e non accettati così come sono, ci fanno ammalare il corpo e la psiche. Impariamo a lasciarci vivere, a farci trasportare dal desiderio, a osservare che cosa proviamo e… sia quel che sia!… Quando si ama non bisogna credere in niente, solo osservare senza commento che cosa accade dentro di me. Così Amore ci fa fiorire non per qualcuno o qualcosa, ma per realizzare l’essenza unica che siamo.
Ettore sorrise. E Andromaca gli andò vicino e lo prese per mano. Piangeva e diceva “Infelice, la tua forza sarà la tua rovina. Non hai pietà di tuo figlio, che è ancora un bambino, e di me, sventurata? Vuoi tornare là fuori, dove gli Achei ti balzeranno addosso, tutti insieme, e ti uccideranno?”. Piangeva. E poi disse: “Ettore, se io ti perdo, morire sarà meglio che rimanere viva: perché non ci sarà conforto, per me, solo dolore. Io non ho padre, non ho madre, non ho più nessuno. Il padre me l’ha ucciso Achille quando distrusse Tebe dalle alte porte. Avevo sette fratelli e tutti li uccise Achille, nello stesso giorno, mentre pascolavano i buoi, lenti, e le candide pecore. E mia madre, Achille se la portò via, e poi pagammo per riaverla, e lei tornò, ma per morire di dolore, d’improvviso, nella nostra casa. Ettore, tu mi sei padre, e madre, e fratello, e sei il mio sposo, giovane: abbi pietà di me, resta qui, sulla torre. Non combattere in campo aperto, fà arretrare l’esercito vicino al fico selvatico, a difendere l’unico punto debole delle mura, dove già tre volte hanno tentato l’assalto gli Achei, spinti dal loro coraggio.”Ma Ettore rispose: “So anch’io tutto questo, donna. Ma la vergogna che proverei a tenermi lontano dalla battaglia sarebbe troppo grande. Io sono cresciuto imparando a essere forte sempre, e a combattere ogni battaglia in prima fila, per la gloria di mio padre e per la mia. Come potrebbe il mio cuore, adesso, lasciarmi fuggire? Io lo so bene che verrà il giorno in cui perirà la sacra città di Troia, e con essa Priamo e la gente di Priamo. E se immagino quel giorno non è il dolore dei Troiani che immagino, né quello di mio padre, di mia madre, o dei miei fratelli, caduti nella polvere uccisi dai nemici. Io, quando immagino quel giorno, vedo te: vedo un guerriero Acheo che ti prende e ti trascina via in lacrime, ti vedo schiava, ad Argo, mentre tessi le vesti di un’altra donna e per lei vai a prendere l’acqua alla fonte, ti vedo piangere, e sento la voce e sento la voce di quelli che guardandoti dicono” Eccola lì la sposa di Ettore, il più forte di tutti i Troiani”. Possa io essere sotto terra prima di dover udire le tue grida.
– Sapete una cosa? Avrei detto che gli ammiragli stessero sul mare…- Anch’io avrei detto che i preti stessero nelle chiese.- Oh, bè, sapete, Dio è dappertutto…- Anche il mare, Padre. Anche il mare.
Il caffè è finito.Improvisamente gli viene voglia di sentir leggere le ultime notizie del “Corriere dello Sport”, di quel tipo ingombrante che gli terrorizza la cameriera, che gli entra in casa svegliandolo la mattina, che attraversa la sua vita facendo casino, ridendo.Poi si chiede da quanto tempo non mangia un tramezzino al salmone.Da tanto, da allora.Ma stranamente in quel momento non gli viene voglia.Forse perchè, se volesse un tramezzino, lo potrebbe avere.
Odio il pensiero di dovermene andare, ma nutro una speranza per il futuro. Vedi, credo che noi fossimo destinati a incontrarci. C’è una ragione per ogni cosa, mi hai detto e, sebbene ora per me questo sia un mistero, so che non lo rimarrà per sempre.Un giorno staremo insieme. Lo credo con tutto il cuore. Fino ad allora, voglio che tu vada a caccia di sogni. Voglio che ti fidi del tuo cuore. Voglio che tu viva con amore. E quando sarai pronto, vieni a cercarmi. Io ti aspetterò.Con tutto il mio amore, Tess.
Vivere: un modo assai complicato di morire.