Henry Miller – Lavoro
Penso che se passassi due o tre giorni tranquilli a pensare e basta, manderei tutto in malora[…]. Probabilmente un giorno andrei in ufficio e farei saltare le cervella al mio capo. Questo per prima cosa.
Penso che se passassi due o tre giorni tranquilli a pensare e basta, manderei tutto in malora[…]. Probabilmente un giorno andrei in ufficio e farei saltare le cervella al mio capo. Questo per prima cosa.
Il prezzo del lavoro si paga con 8/10 ore di povertà al giorno.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Se chi deve pagare smettesse di pagare chi non merita, chi merita verrebbe pagato meglio.
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono.
Il mestiere che dovrebbe essere fatto dai migliori è finito in mano ai peggiori, quelli che invece sanno fare lo ripugnano o lo sfruttano, tutti gli altri non esistono, servono per votare, per consumare, per offendersi tra loro, servono… servi…
Dove c’era una rete vendita ibrida, c’è puzza di bruciato.