Honoré de Balzac – Viaggi e vacanze
La prerogativa di sentirsi a casa propria dappertutto è solo dei re, delle puttane e dei ladri.
La prerogativa di sentirsi a casa propria dappertutto è solo dei re, delle puttane e dei ladri.
Dall’Italia mi porto solo il bagaglio, il resto, lo troverò là ovunque vada.
A volte la Strada ti parla. Sussurra filastrocche di domani, come una sirena che s’affaccia alla riva dei tuoi pensieri e il tuo viaggio è il suo canto, il ritmo ubriaco dei tuoi giorni la sua cadenza. Sui marciapiedi sgranati affamati di sole. Ai vertici pulsanti delle strade, negli angoli frenetici di traiettorie in ritardo. Nel caos polifasico della metropoli, mentre ti immergi fuori dai confini di te stessa e il tuo vagare ti lascia senza fiato, mentre insegui un volto tra le maschere… il tuo.
Starò fuori tre mesi e neanche una volta penserò a come sta andando il viaggio.Finiti i tre mesi mi guarderò le scarpe e solo allora saprò come è andato il viaggio.
Nessuno osa dire addio a un’abitudine. Molti suicidi si sono fermati sulla soglia della morte…
La gloria è un veleno che bisogna prendere a piccole dosi.
Ogni casa ha il suo odore inconfondibile. Qualcosa che ti eccita e ti spaventa. Come quando torni a casa dalle vacanze e rimani sul ballatoio, con la porta aperta e le valigie a terra. Indeciso se profanare quella strana penombra.